Viviamo in una società multiculturale indipendentemente da quali siano le nostre scelte o il servizio che svolgiamo. Per Progetto Miriam questa certezza è parte del quotidiano ed è una risorsa che cerchiamo di far fruttare nelle relazioni personali e nei rapporti esterni o istituzionali. Nella multiculturalità sono in gioco le differenze culturali dei diversi Paesi ma anche l’anima religiosa che, pur caratterizzando i singoli Popoli, ne oltrepassa i confini. L’ottobre scorso, portando la nostra esperienza alla Giornata del Dialogo cristiano-islamico della Diocesi di Padova, abbiamo preso consapevolezza di quanto l’agire quotidiano sia imbevuto di questa realtà, sia nella casa di accoglienza che in altre iniziative, come testimonia un’amica:
“Sono Amna del Sudan e vivo a Padova con la mia famiglia. Con le Suore Francescane dei Poveri da diversi anni faccio parte di un gruppo di donne di varie provenienze e fedi religiose. Il gruppo si chiama: “I Colori di Colei che sa” perché insieme vogliamo prendere consapevolezza di noi stesse, tessendo tra noi relazioni di reciproco rispetto.
Ci troviamo ogni mese, ora on-line, condividendo le nostre esperienze e con altre donne che offrono il loro supporto professionale, troviamo risposta al nostro bisogno di approfondimento a livello sanitario, legale, per la crescita e l’educazione dei figli. Desideriamo realizzare tra noi e intorno a noi, veri rapporti di sorelle e fratelli che hanno a cuore l’impegno e la cura per costruire una sola Umanità, a partire dal territorio dove viviamo”.
È un lasciarsi attraversare dalla diversità cogliendo, in questa ricchezza, nuove opportunità che trasformano la multiculturalità in percorsi di “intercultura” dove si realizza un nuovo modo di essere insieme. Sentiamo l’urgenza di accogliere e vivere i grandi segni del nostro tempo.
Il Documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e il Grande Imam Al-Azhar, segna un punto di non ritorno: è un’ottica nuova e non solo per la cristianità e il mondo islamico.
L’intera umanità, infatti, può guardare al proprio futuro a partire dal nuovo modello di relazioni proposto dall’Enciclica Fratelli tutti i cui principi ci aprono tutti gli orizzonti.
Fermarci per consegnare un pezzetto della nostra vita, è stata un’occasione per aprire spiragli di nuove possibilità da non lasciar cadere ogni qualvolta se ne presenta l’occasione o la si possa creare. Certo, sono piccoli passi, ma percorsi con costanza, lasciano il segno nel cammino quotidiano per generare un mondo aperto.